Come valutare le varie tipologie di strutture
Con l’articolo di oggi abbiamo pensato di riassumere tutto ciò che c’è da sapere sulle pese a ponte. Abbiamo diviso l’argomento in più articoli, in modo da poterti togliere ogni dubbio!
Oggi parleremo di come valutare le tipologie di strutture delle pese a ponte.
1. Installazione in fossa o fuori terra
Quando si pensa all’acquisto di una pesa a ponte, una prima valutazione da fare è se optare per una versione fuori terra o interrata. In molti casi, la risposta sarà decisa non solo dall’utilizzo e dal budget, ma principalmente dalle condizioni del sito in cui si dedidera installare la pesa.
Pesa a ponte fuori terra
- Si trova semplicemente in cima ad una superficie stradale;
- Gli scavi per opere murarie sono limitati, oppure assenti se si utilizzano i telai e le rampe in acciaio
- E’ una soluzione flessibile per installazioni temporanee o provvisorie;
- Ciascuna estremità della bilancia ha una rampa di ingresso e di uscita per consentirne l’utilizzo, solitamente queste rampe sono di 4/4,5 metri ognuna. Le rampe vanno a sommarsi alla lunghezza della pesa andando ad aumentare gli ingobri. Non solo, gli auto articolati dovranno accedere alla pesatura entrando e uscendo senza effettuare curve per non scendere o salire in maniera anomala con gli assi posteriori dei rimorchi.
- Bisognerà prevedere passerelle laterali dotate di righiere e scalini per permettere la salita e la discesa in sicurezza degli autisti dei mezzi.
Pesa a ponte interrata
- Con l’installazione a filo pavimento la pesa diventa una superficie inglobata nel piazzale;
- Non sono necessarie le rampe di accesso;
- Sono ideali per aree o siti con spazi di manovra limitati e sono transitabili anche trasversalmente.
Attenzione: bisogna verificare che il modello da acquistare sia ispezionabile per le manutenzioni da sopra il ponte, altrimenti se fosse necessario accedere da sotto bisognerà disporre di personale ed attrezzature a norma per gli spazi confinati!
2. Tipologia della struttura
Le pese a ponte possono essere costruite sia in cemento che in acciaio, o ibride. Valutiamo i pro e i contro di ogni versione:
Acciaio
– Un ponte in acciaio è più facile da trasportare in quanto si assembla sul luogo di installazione. E’ anche più leggero, l’automezzo che lo consegna è lo stesso che effettuerà la movimentazione per il montaggio. Oneri di trasporto e montaggio sono ridotti.
– Per verificare la robustezza della struttura si deve considerare elementi come il numero delle travi per modulo e lo spessore delle lamiere di copertura. Inoltre è bene verificare che il costruttore, essendo strutture monoblocco modulari, abbia delle qualifiche sulle saldature o che costruisca per mezzo di catene robotizzate, per garantire un prodotto di qualità, sicuro e duraturo nel tempo.
– Normalmente le strutture sono verniciate, anche per questa operazione è importante sapere come, con che prodotti e finiture le pese vengono fornite. In alternativa, per ambienti aggressivi o per allungare notevolmente la vita della carpenteria, posssono essere zincate. Meglio optare per zincature a bagno caldo.
– L’eventuale ricollocazione della pesa non è un’operazione complessa e costosa, lo smaltimento una volta raggiunto il fine vita rappresenta inoltre una fonte di guadagno per l’azienda.
Cemento gettato in opera
– Questa soluzione è un “ibrido”. La struttura solitamente è identica alla versione in acciaio ma priva della lamiera di copertura. Viene posizionata invece al di sotto delle travi del ponte rendendo i moduli dei “casseri” che vengono gettati in opera insieme alle opere murarie di contesto.
– Il vantaggio di questa soluzione è che per ambienti agrressivi la maggior parte della superficie sarà in cemento che è più inerte dell’acciaio. Attenzione però: gli elementi di accoppiamento dei moduli sono comunque in acciaio, sarebbe bene valutarne la zincatura per non ottenere una soluzione con più contro che pro.
– I costi di trasporto e montaggio sono identici alla versione in acciaio, quindi contenuti.
– Una eventuale ricollocazione o smaltimento comporta costi elevati, una volta gettati i ponti saranno strutture monoblocco con diversi metri cubi di cemento all’interno.
Cemento prefabbricato
– Le pese in cemento prefabbricate hanno lo svantaggio iniziale di dover essere trasportate come trasporto eccezionale oppure su appositi cavalletti che rendono le operazioni di carico/scarico più complesse, inoltre le gru per la movimentazione dovranno essere dei semoventi di grossa portata.
– La superficie di queste pese è totalmente ricoperta da cemento rendendole più durature in ambienti aggressivi. Attenzione: al di sotto del ponte saranno annegate le piastre di ancoraggio degli elementi di montaggio delle celle di carico, verificare che siano in acciaio zincato perchè lavoreranno sempre all’interno della fossa in condizioni difficili per l’acciaio!
– Frequentemente questa tipologia di pese prevede l’accesso al di sotto del ponte per la manutenzione, i costi della manutenzione da parte di personale qualificato per interventi in spazi confinati saranno più alti.
– Anche per queste pese i costi di una eventuale ricollocazione o smaltimento comportano costi elevati.
In conclusione:
Una pesa a ponte è una risorsa preziosa per un’azienda in quanto è un utile supporto nella quotidianità del lavoro
1. Garantisce l’affidabilità e la lealtà delle transazioni evitando ammanchi e furti,
2. Evita i sovraccarichi dei mezzi garantendo la sicurezza dei trasporti,
3. Garantisce il rispetto delle norme cogenti in materia di vendita a peso B2B.